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IN LUTTO E IN COLLERA
In questa posizione era la bandiera d'Europa. Essa è stata rimossa in segno di lutto e di collera per il tradimento che governanti fantocci, collaborazionisti dei nemici della patria, vanno consumando ai suoi danni facendosi strumenti di un'asserita crisi orchestrata per rapinare i popoli e arricchire l'usurocrazia mondialista. Che gli Europei sappiano far pagare a costoro il prezzo del più ripugnante fra i tradimenti, riscattando l'onore della patria.
Nuovo furto con destrezza
Nuovo aumento “a sorpresa”, dal ieri, delle accise sui carburanti per autotrazione.
A quanto è stato pubblicato l’aumento risulta, alla pompa, in 0,51 eurocent al litro per benzina e gasolio includendo l’IVA al 21% che, come noto, grava anche sulle accise. Il pretesto del nuovo aumento, che produrrebbe maggiori introiti fiscali di circa 65 milioni di euro, è duplice: rendere strutturale il “bonus” per i gestori carburanti e compensare la riscossione agevolata delle imposte nelle zone terremotate dell’Abruzzo.
Vale la pena di ricordare che, fino all’altro ieri, le addizionali mai revocate sul prezzo dei carburanti per autotrazione erano, in euro, le seguenti:
Guerra d’Etiopia del 1935 (0,001 euro)
Crisi del canale di Suez del 1956 (0,007 euro)
Catastrofe del Vajont del 1963 (0,005 euro)
Alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro)
Terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro)
Terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro)
Terremoto dell’Irpinia del 1980 (0,039 euro)
Missione in Libano del 1983 (0,106 euro)
Missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro)
CCNL autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro)
Acquisto autobus ecologici del 2005 (0,005 euro)
Finanziamento Cultura del 2011 (0,007 euro)
Fondo unico per lo Spettacolo del 2011 (0,002 euro)
Emergenza immigrazione dalla Libia del 2011 (0,040 euro)
Alluvioni Liguria e Toscana del 2011 (0,009 euro)
Decreto “salvaitalia” (!) del 2011 (0,082 euro)
oltre alle eventuali accise locali che le Regioni, dal 1999, hanno la facoltà di deliberare in proprio.
Il comunicato stampa diramato dal Codacons il 10 agosto, non appena si era diffusa la notizia dell’imminente nuovo aumento (vedi qui), così riportava:
BENZINA: SCATTA DOMANI NUOVO AUMENTO ACCISE
CODACONS: UN FURTO CON DESTREZZA
IL GOVERNO VUOLE INFIAMMARE I PREZZI PER INCASSARE L’IVA
Nuovo e “imprevisto” caro-accise carburanti da domani. Secondo Quotidiano energia per coprire il bonus gestori e i fondi per l’Abruzzo le aliquote dell’accisa saliranno di 4,2 euro per mille litri. Incrementi che si traducono in +0,51 centesimi al litro, Iva compresa.
Per il Codacons se fosse vero si tratterebbe di un furto con destrezza, destrezza dovuta al fatto che la decisione vergognosa ed irresponsabile è stata tenuta ben nascosta fino ad ora.
E’ scandaloso che il Governo, dove aver tassato tutto tranne l’aria che respiriamo e aver promesso agli italiani e alle forze politiche della sua maggioranza di non voler introdurre nuove tasse o fare manovre correttive, abbia deciso di aumentare nuovamente le accise sui carburanti che finiscono per tassare la vecchietta che va a fare la spesa al mercato. Se oggi l’Istat segnala un calo dell’inflazione ed un ribasso congiunturale del 9% per i prezzi della frutta e del 4,9% sui vegetali freschi lo si deve soltanto al calo dei prezzi dei carburanti registrato a luglio.
Questo aumento delle accise, che su base annua inciderà per circa 7 euro ad automobilista, è particolarmente grave, quindi, per gli effetti indiretti che potrà produrre sull’inflazione e sul costo finale delle merci trasportate.
Evidentemente il Governo sta soffiando sull’inflazione, infiammando i prezzi per incassare più soldi dall’Iva. Una vergogna, specie se si considera che in queste vacanze gli automobilisti spenderanno già 60 euro in più rispetto allo scorso anno tra viaggio di andata, uscite varie e ritorno a casa.
Sottoscrivo.
MS