Via il nasuto dalla Francia e dall’Europa

Fra due giorni si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, tra poco più di due settimane il secondo.
È una delle peculiari circostanze, questa, nelle quali giocoforza bisogna sperare nel meno peggio.
Non sarà l’untorello Hollande, favorito della vigilia, a spiantare la cricca usurocratica mondialista che vorrebbe assassinare i popoli d’Europa compreso naturalmente quello francese. Nonostante talune reboanti e accattivanti battute (del tipo “Mon adversaire, la finance” e “J’aime pas les riches“), costui, infatti, resta anche nell’ambito stesso del suo decrepito partito di chiacchieroni un ultramoderato borghesuccio sbiadito, mentre per dare scacco al crimine mondialista, oltre che  una convinzione vera, occorrono ferrea volontà e mezzi drastici.
Tuttavia, piuttosto che una riconferma del bullo non-francese Sarkozy (quando blatera di  chiusura  delle frontiere francesi dovrebbe innanzitutto autoespellersi dal paese), geneticamente portatore del naso di pinocchio e che Tierry Meyssan ha indicato come agente della CIA, meno peggio probabilmente sarebbe l’elezione di Hollande, pur considerate le sue recenti dichiarazioni sulla Siria che fanno pensare assai male. Non da ultimo, la cacciata del nasuto Sarzozy idealmente preluderebbe a quella della culona Merkel della quale costui è subordinato complice e rimescolando le carte, aprirebbe forse uno spiraglio di speranza nell’avvenire dei popoli d’Europa. Va notato, infatti, che la cupola usurocratica mondialista già ha fatto trapelare i consueti avvertimenti mafiosi, minacciando sfracelli finanziari per la Francia, nel caso di una vittoria di Hollande (rectius: di cacciata del nasuto). Poiché il programma degli usurai mondialisti è chiarissimo e consiste precisamente nella distruzione dell’Europa e dei suoi popoli, programma che possibilmente verrebbe condotto innanzi in ogni caso, ecco che un confronto a muso duro tra una rinnovata Francia – il cui popolo dà storicamente il meglio di sé quando la nazione è in pericolo – e il crimine finanziario organizzato potrebbe scuotere dal torpore anche altri popoli in Europa. Quello italiano, per cominciare.
Hollande: una volta si diceva “turarsi il naso”. Purtroppo, tocca farlo ancora.
MS

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