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IN LUTTO E IN COLLERA
In questa posizione era la bandiera d'Europa. Essa è stata rimossa in segno di lutto e di collera per il tradimento che governanti fantocci, collaborazionisti dei nemici della patria, vanno consumando ai suoi danni facendosi strumenti di un'asserita crisi orchestrata per rapinare i popoli e arricchire l'usurocrazia mondialista. Che gli Europei sappiano far pagare a costoro il prezzo del più ripugnante fra i tradimenti, riscattando l'onore della patria.
Chi deve risarcire gli Italiani?
Che la permanenza alla guida del governo di un soggetto universalmente screditato come il sig. Berlusconi, trattato come un paria nei consessi internazionali e messo in ridicolo per le sue condotte anche personali a detrimento dell’immagine del paese, abbia di per se stessa precipitato l’Italia nell’inferno dei debitori a rischio, con le conseguenze che purtroppo ben si vedono, è una enorme balla con la quale i criminali usurocrati mondialisti, cioè i veri responsabili del forsennato attacco al paese individuato come anello debole dell’eurozona, vorrebbero occultare i propri delitti.
Vero invece è che con le proprie condotte pubbliche e private, reiterate negli anni, il sig. Berlusconi a quei criminali ha offerto come minimo una magnifica occasione per conseguire ben più facilmente i propri sordidi scopi.
Anche in questo senso, che oggi acquisisce una dimensione drammatica, è possibile affermare che il sig. Berlusconi, negli anni trascorsi al potere, ha distrutto l’Italia.
Costui possiede tuttavia immani ricchezze mentre gli Italiani pagano e pagheranno un prezzo rovinoso alla distruzione del paese e alla sua prossima prevedibile spoliazione, in vista della quale i criminali usurocrati mondialisti, collocate le proprie pedine nei posti giusti, si fregano le mani.
E allora costui, se le cose girassero secondo giustizia, dovrebbe essere obbligato a risarcire l’immenso danno subito dall’Italia e dagli Italiani. La confisca di tutte le sue proprietà, ricchezze e attività d’impresa non sarebbe ancora sufficiente in tal senso, ma recherebbe comunque il virtuoso segno che in casi tanto enormi non può esserci speranza d’impunità. Chi non punisce il male, comanda che si facci (Leonardo da Vinci).
MS