A Gheddafi chiusa la bocca per sempre

Finito con un colpo in testa, in circostanze non affatto chiare. Questa la fine, forse fin troppo misericordiosa, che ieri ha incontrato Muammar Gheddafi in fuga davanti alle vittoriose forze del CNT.
Nessun compianto per costui, uno dei tanti radicalmente e negativamente trasformati dall’esercizio continuativo del potere. Il personaggio sempre è stato un po’ bizzarro, ma quando aveva cacciato l’inetto re dalla Libia, nel 1969, l’aveva fatto prendendo a modello quel patriottismo socialista panarabo proclamato e perseguito da Nasser per il riscatto di popoli lungamente oppressi e depredati dall’occidente. Poi, dopo la fine dell’equilibrio bipolare e l’avvento del globalismo, Gheddafi da risorsa del suo popolo ne era divenuto tiranno. E nella frenesia di riciclarsi come filooccidentale non si era vergognato nemmeno nell’esibire una certa apparente intimità col sig. Berlusconi.
Il diritto dei popoli a far giustizia dei tiranni e dei traditori è intangibile e la morte era ciò che Gheddafi doveva attendersi. Ma sarebbe stato di grandissimo interesse, anche per il popolo libico, se, prima dell’inevitabile esecuzione, egli avesse svelato qualche retroscena dei traffici, intuibilmente luridi, combinati con politicanti statunitensi, britannici, francesi e italiani. Vero è che i dirigenti del CNT, purtroppo, hanno contratto con l’occidente un debito di gratitudine per l’aiuto militare senza il quale la rivoluzione non avrebbe avuto speranze di successo. Come è anche vero, direi, che in occidente molti si sono sentiti tranquillizzati quando a Gheddafi è stata chiusa la bocca per sempre. Al momento non si sa chi veramente gli abbia sparato ma per quale ragione l’abbia fatto, consapevolmente o inconsapevolmente, proprio al momento della cattura, non è difficile immaginarlo.
La signora Hillary Rodham cgt. Clinton, una donna tanto dotata di autocontrollo da non essersi scomposta nemmeno quando venne a pubblica conoscenza che il marito si faceva praticare sesso orale alla White House da una giovane stagista, alla notizia dell’uccisione di Gheddafi, ieri, si è fatta scappare uno wow! in diretta. Vero è, direbbe qualcuno, che le pallottole mica son pompini.
MS

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