Sembra uno scherzo ma non lo è

Probabilmente la famiglia stessa, nella sua dimensione eterosessuale, solleciterebbe oggi considerazioni problematiche alquanto, ben mi guardo dunque dall’assumere le difese di quella omosessuale. Nondimeno, non riesco a non avvertire una certa ripulsa per quel moralismo dei giorni dispari che tipicamente si caratterizza, fuor di buonafede, per l’uso sistematico di due pesi e due misure: tacendo o balbettando quando bisognerebbe gridare il proprio disgusto e cianciando invece, con supremo sprezzo del ridicolo, quando nulla vi sarebbe di che dire. Risultando, spesse volte, forte coi deboli e debole coi forti: aggravante di viltà.
La Costituzione, beninteso, c’entra come i cavoli a merenda. Tutt’altri, e di stringente attualità, sono semmai i comportamenti che la offendono. Ma ciò che più disturba, nelle apparenti ubbie del sig. Giovanardi che per simili uscite già si è fatto un nome e che in un paese normale potrebbe essere cortesemente invitato a far curare le proprie ossessioni, è l’assordante silenzio scrupolosamente osservato, in tema di comportamenti sessuali, circa la mercificazione mediatica della devianza nelle sue ostentazioni  più  becere. A tanto corrispondono le deiezioni d’intrattenimento spacciate per via televisiva, persino in contenitori destinati alle famiglie le più “tradizionali” che al predetto sig. Giovanardi tanto dovrebbero stare a cuore, ove ad apparire non sono persone compostamente e tranquillamente omosessuali, ma checche e travestiti ammiccanti che si esibiscono in siparietti patetici, facendo sguaiato spettacolo della propria culaggine (col che, tra l’altro,  ben si delinea il limite concettuale tra il condursi da omosessuali e il condursi da froci) all’intuibile scopo di solleticare il basso ventre inconfessato di una plebaglia – che comprende anche padri di famiglia apparentemente irreprensibili – a profitto dell’audience e dunque dei cosiddetti “investitori” dei quali, tra una pochade e l’altra, si manda la pubblicità; in ultima analisi, a profitto di chi la pubblicità la vende.
Una parolina su  tali oscene e lucrose confricazioni, questo sig. Giovanardi non vorrebbe dirla?
MS

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